correre, lo sappiamo bene noi tapascioni, è gioia, libertà, sfida. ma, per me (e non credo di essere la sola) vuole dire anche combattere contro i proprio limiti e contro i propri demoni. il mio demone più grande è sempre stato la lunga distanza. mi vien da ridere. ho fatto 7 maratone, una decina di mezze eppure l'idea di affrontare il 'lungo' mi mette sempre in agitazione. ce la farò? le mie gambe reggeranno? ma soprattutto, reggerà la mia TESTA? e oggi ancora più di ieri. dopo 6 anni dall'anno d'oro delle 4 maratone, dei PB, dell'acquisita 'velocità' (ricordatevi che tutto al mondo è relativo), dopo 3 anni dall'ultima (e deludente) maratona, affrontare oggi un 'lungo' di 18km in preparazione alla RomaOstia ..... non potete capire come sto. questa agitazione non mi fa bene. però ho deciso di provare ad affrontare tutto con il sorriso sulle labbra e di festeggiare le cose positive che si nascondono dietro a questa agitazione: la ritrovata voglia di gareggiare, l'essermi iscritta ad una società di atletica per la prima volta nella mia vita, le ultime uscite lunghe affrontate bene nonostante il cattivo tempo.....e affronterò questo lungo non pensando alla distanza totale, ma dividendo il percorso in 3 piccole sezioni da 6km. mentalmente mi sarà d'aiuto. è l'ultima settimana di carico e poi la data della gara sarà sempre più vicina. non vedo l'ora di ritrovarmi in mezzo alla gente, assaporare la festa di una gara partecipata, di trovarmi sulla linea di partenza, di tagliare il traguardo con qualsiasi tempo avrò sulle gambe.
è ora di andare.
Commenti
giuseppe - si è vero :D
nino - mal comune ..... eheh
fausto - devo dire che dove corro io non è per niente male!! poesia allo stato puro.
Bentornata alle lunghe distanze, e vedrai che anche stavolta non ti accontenterai :)
Daje!!
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