Il risultato più eclatante è l'aumento dell'astensionismo. Un aumento dell'8% segno del disgusto e dell'apatia verso questa cosa chiamata poilita. Ma non tanto contro la politica in se ma contro i politici e lo schifo che riescono a tirare fuori, da l'una all'altra parte senza escludere nessuno e nessuna fazione. Povera patria di geni poeti e cantastorie, povera patria di mille inventori, povera patri lasciata alla mercè di lupi votati al proprio interesse e al proprio tornaconto. Povera patria lasciata a lussuriosi elementi di discutibili costumi. La patria del Boccaccio di Dante e del buon vino lasciata in mano a chi alla poesia preferisce un cinepanettone e l'amore di discutibili femmine e non solo. Povera patria nella quale soggiorna la mia e la tua speranza e il sogno di aver un giorno un solo sogno comune. Non cambierà, ma la speranza e il diniego di chi spera ancora nell'italico valore rimarrà forte e sempre pronta a farsi sentire. Non disperare amica mia, da lontano guardi e speri con noi in un futuro migliore, fatto di sorrisi e di virtuù come un tempo c'eran e che un giorno saran.
In Italia un idea ce la siamo fatta...chiunque avesse vinto non sarebbe cambiato nulla...sono marci da tutte le parti e investono fior di soldi per una campagna elettorale che se va' dovra' ridargli i propri soldi con un buon interesse...chi vince vince ..l'Italia e' marcia dalle fondamenta.
Manca poco che sono di più quelli che non votano rispetto a quelli che votano. Comunque vada chi vota ha sempre ragione, alla fine è sempre lui che vince. Non votare, astenersi, significa comunque dare ragione (e potere) a chi vince, chiunque sia. Ed allora è sempre meglio un voto di protesta (e su questo sguazzano Lega, Di Pietro e Grillini) piuttosto che rimanersene a casa o votare turandosi il naso.
@ Yogi scusami, hai ragione, ho mescolato troppo lo sguazzamento :) Un po' di gioia ce l'ho, spero che Brunetta l'abbia capita che I VENEZIANI NON LO VOGLIONO.
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Povera patria di geni poeti e cantastorie, povera patria di mille inventori, povera patri lasciata alla mercè di lupi votati al proprio interesse e al proprio tornaconto. Povera patria lasciata a lussuriosi elementi di discutibili costumi.
La patria del Boccaccio di Dante e del buon vino lasciata in mano a chi alla poesia preferisce un cinepanettone e l'amore di discutibili femmine e non solo.
Povera patria nella quale soggiorna la mia e la tua speranza e il sogno di aver un giorno un solo sogno comune.
Non cambierà, ma la speranza e il diniego di chi spera ancora nell'italico valore rimarrà forte e sempre pronta a farsi sentire.
Non disperare amica mia, da lontano guardi e speri con noi in un futuro migliore, fatto di sorrisi e di virtuù come un tempo c'eran e che un giorno saran.
E' l'Italia!!! che triste!!!
ha-stravinto-il-partito-degli-astensionisti
Ed allora è sempre meglio un voto di protesta (e su questo sguazzano Lega, Di Pietro e Grillini) piuttosto che rimanersene a casa o votare turandosi il naso.
non tornare.
io non vedo NESSUNO che mi rappresenti.
Un po' di gioia ce l'ho, spero che Brunetta l'abbia capita che I VENEZIANI NON LO VOGLIONO.