eccomi rientrata a dublino e una delle cose belle del viaggiare e' il trovare la familiarita' della propria casa.
con il mio soggiorno negli states si e' chiuso il mio 2008 e si e' aperto il nuovo anno con le solite speranze, aspettative e buoni propositi. il 2008 e' stato sicuramente un anno ricco di piccole gioie e piccoli dolori, certo molto vivo e spero continui cosi. io sono per le piccole cose: piccole vittorie, piccoli passi in avanti .... non funziona tutte le volte e credo che quest'anno sara' un anno di grandi cambiamenti, nel bene o nel male, il che a volte mi esalta e a volte mi fa paura.
il soggiorno negli states ha forse aperto la strada per i grandi cambiamenti. se non lo ha fatto, poco male, e' stata sicuramente una bellissima esperienza, di quelle che conservero' a lungo e per tanti motivi.
primo, per aver passato questi giorni con bruno, una persona a cui voglio un gran bene e che ormai fa parte di me e della mia vita da molti anni.
poi, per aver partecipato a questa mega convention di lingua e letteratura. mega perche' racchiude tutte le lingue + inglese con circa 9000 partecipanti. fa un po' paura, cosi' come fanno paura i colloqui che si svolgono li, in una stanza gigantesca con tanti tavoli e un gran brusio. ma sono sopravvissuta e questo e' l'importante.
e poi ovviamente per aver visitato due citta' immense che hanno avuto su di me impatti diversi.
L.A. (los angeles) e' grandissima e senz'altro ricchissima ma non mi ha colpito molto. sara' perche' durante le feste natalizie la citta' era vuota e un po' morta perche' tutto era, ovviamente, chiuso. sara' che non abbiamo potuto approfittare delle belle spiagge perche' il tempo non e' stato dei migliori. sara' che l'architettura americana di alcune zone non mi piace particolarmente, ricca di costruzioni basse, tipo prefabbricati, ricchi di fastfood e catene, con poca storia. o cmq cosi' mi e' sembrata los angeles. certo le spiaggie sono fantastiche e i tramonti sul mare non reggono confronti con niente secondo me. io sono cresciuta sul tirreno e di tramonti splendidi ne ho visti. ma l'oceano ha un fascino in piu'! mi piacerebbe tornare in piena estate, anche se so che odiero' le spiagge affollate...dovrei trovare una piccola baia tutta per me e aspettare la sera. una cosa bella del mio soggiorno in L.A. e' stato rivedere un carissimo amico che non vedevo da molto ("patata"). abbiamo cenato nel suo monolocale splendido in west hollywood.
San Francisco e' tutta un'altra storia. e' una citta' bellissima e ci sono angoli e viste che ti riappacificano con il mondo. ma mi e' sembrata anche una citta' ricca di disperazione. sicuramente lo sono tutte le metropoli ma in san fran e' proprio li, in pieno centro. il nostro albergo, molto carino, e sulla strada piu' centrale della citta', market street, pare segni il passaggio tra la zona ricca e turistica e quella invece dove sembra regnare la poverta'. non ci e' sembrata una zona violenta, la gente sembrava tranquilla, pero' mette una certa tristezza rendersi conto di quanto quello che noi abbiamo manchi a tanti. altri una cosa che ci ha colpito e' l'odore di canna OVUNQUE e non solo dove stavamo noi. ci siamo cannati solo a respirare :) ottimo...gratuito. la visita al famoso golden gate bridge e a alcatraz sono le punte piu' alte della visita. quelle basse sono state il nostro virus e il mio ginocchio!
queste le foto aggiornate:
L.A. - San Francisco
con il mio soggiorno negli states si e' chiuso il mio 2008 e si e' aperto il nuovo anno con le solite speranze, aspettative e buoni propositi. il 2008 e' stato sicuramente un anno ricco di piccole gioie e piccoli dolori, certo molto vivo e spero continui cosi. io sono per le piccole cose: piccole vittorie, piccoli passi in avanti .... non funziona tutte le volte e credo che quest'anno sara' un anno di grandi cambiamenti, nel bene o nel male, il che a volte mi esalta e a volte mi fa paura.
il soggiorno negli states ha forse aperto la strada per i grandi cambiamenti. se non lo ha fatto, poco male, e' stata sicuramente una bellissima esperienza, di quelle che conservero' a lungo e per tanti motivi.
primo, per aver passato questi giorni con bruno, una persona a cui voglio un gran bene e che ormai fa parte di me e della mia vita da molti anni.
poi, per aver partecipato a questa mega convention di lingua e letteratura. mega perche' racchiude tutte le lingue + inglese con circa 9000 partecipanti. fa un po' paura, cosi' come fanno paura i colloqui che si svolgono li, in una stanza gigantesca con tanti tavoli e un gran brusio. ma sono sopravvissuta e questo e' l'importante.
e poi ovviamente per aver visitato due citta' immense che hanno avuto su di me impatti diversi.
L.A. (los angeles) e' grandissima e senz'altro ricchissima ma non mi ha colpito molto. sara' perche' durante le feste natalizie la citta' era vuota e un po' morta perche' tutto era, ovviamente, chiuso. sara' che non abbiamo potuto approfittare delle belle spiagge perche' il tempo non e' stato dei migliori. sara' che l'architettura americana di alcune zone non mi piace particolarmente, ricca di costruzioni basse, tipo prefabbricati, ricchi di fastfood e catene, con poca storia. o cmq cosi' mi e' sembrata los angeles. certo le spiaggie sono fantastiche e i tramonti sul mare non reggono confronti con niente secondo me. io sono cresciuta sul tirreno e di tramonti splendidi ne ho visti. ma l'oceano ha un fascino in piu'! mi piacerebbe tornare in piena estate, anche se so che odiero' le spiagge affollate...dovrei trovare una piccola baia tutta per me e aspettare la sera. una cosa bella del mio soggiorno in L.A. e' stato rivedere un carissimo amico che non vedevo da molto ("patata"). abbiamo cenato nel suo monolocale splendido in west hollywood.
San Francisco e' tutta un'altra storia. e' una citta' bellissima e ci sono angoli e viste che ti riappacificano con il mondo. ma mi e' sembrata anche una citta' ricca di disperazione. sicuramente lo sono tutte le metropoli ma in san fran e' proprio li, in pieno centro. il nostro albergo, molto carino, e sulla strada piu' centrale della citta', market street, pare segni il passaggio tra la zona ricca e turistica e quella invece dove sembra regnare la poverta'. non ci e' sembrata una zona violenta, la gente sembrava tranquilla, pero' mette una certa tristezza rendersi conto di quanto quello che noi abbiamo manchi a tanti. altri una cosa che ci ha colpito e' l'odore di canna OVUNQUE e non solo dove stavamo noi. ci siamo cannati solo a respirare :) ottimo...gratuito. la visita al famoso golden gate bridge e a alcatraz sono le punte piu' alte della visita. quelle basse sono state il nostro virus e il mio ginocchio!
queste le foto aggiornate:
L.A. - San Francisco
Commenti
Belle le foto, peccato che mi sono perso Alcatraz
Ciao Nick
Il mondo cambia repentinamentne, ma le tue sensazioni su Los Angeles e san francisco sono simili a quelle che ho avuto io quando le ho viste 15 anni fa.
Però a pensarci bene, a parte il sesso, l'età era circa la stessa.
nick - anche a me san fran e' piaciuta molto e credo che ci vivrei molto volentieri, forse ho dato quello per scontato e ho sottolineato una cosa che mi ha colpito molto. nonostante quello neanche io mi sono sentita mai minacciata.
gian carlo - io ho una strana relazione con gli states, quello si. mi piacciono le grandi citta' ma per L.A. non so bene. la mia reazione e' falsata dallo strano periodo dell'anno, viverci sara' diverso. il mio amico patata ci vive da 11 anni e lui l'adora. per me e' troppo concentrata sulla moda e le celebrita' e sono due mondi che a me interessano poco.
il fatto che siano vicino al financial district e' come un modo per ricordare a chi ha di piu' e di piu' vuole avere che cosa comporta la loro ricchiezza...e' un continuo richiamo alla realta', o almeno io l'ho letto cosi'. non sono sicura i ricchi di SF la vedano allo stesso modo!