Prendo spunto da un po' di commenti che ho letto in giro nei vari blog italiani e sul mio per un piccolo sfogo che SIA CHIARO non e' rivolto a nessuno in particolare.
Io corro e gareggio tutte le distanze, 5-10-16-21....ma il dato di fatto e' che preferisco le maratone. Amo la sfida della preparazione e l'emozione della gara, gli imprevisti, i dolori e la gioia di tagliare quel traguardo. Mi sono sempre allenata per correre le mie maratone dall'inizio alla fine e non ci sono mai riuscita (finora). il giorno della maratona, quando arrivo al 32-36km le mie gambe mi abbandonano e alla fine devo camminare. lo so, direte non ti sei allenata bene, non avresti dovuto farla. forse. o forse e' una distanza che non sempre ti consente di dare il meglio di te. ma quando passi il traguardo non c'e' gioia piu' grande e NON IMPORTA come ci sei arrivato, la gioia e' la stessa. Io non sono una professionista, e non mi sono mai spacciata come tale. sono una tapasciona che ama la sfida dei 42km.
quando mi sono accorta che gli allenamenti per dublino non stavano andando bene ho dovuto fermarmi per decidere cosa fare. ma la realta' e' che NON voglio rinunciare alla gioia di fare una maratona nella mia citta' e il metodo galloway mi da' la possibilita' di arrivare alla fine tutto d'un pezzo. se tutto va bene, invece di camminare gli ultimi 10km (un'ora circa) alla fine camminero' "solo" 40'. e gia' quello sarebbe una vittoria. se non mi conoscete non sapete che non ho velleita' agonistiche, che corro per me e per arrivare alla fine delle mie sfide. so che gli atleti veri non approvano (vedi albanesi, per il quale appartengo al club delle moribonde), ma io sono del parere che ognuno corre per motivi diversi e ho massimo rispetto per tutti.
ho un'amica che 16 anni fa e' stata scaraventata contro il muro dal suo cavallo. i suoi polmoni hanno una capacita' ridotta per questo ma a lei piace partecipare alle maratone. ci mette 6 ore e piu' ma la gioia che vedo in lei al traguardo, e la serenita', non la vedo sempre negli atleti che finiscono in 2'30'' o giu' di li che magari sono incazzati per un secondo in piu'. Hanno certo il mio rispetto e la mia ammirazione (sapete quanto adoro andrea, marco simone ecc. ecc.), ma ho lo stesso rispetto e la stessa ammirazione per la mia amica.
devo dire una cosa e non voglio aprire una polemica. pero' e' vero che ne' in irlanda ne' in inghilterra ho dovuto mai giustificare il mio desiderio di "correre" una maratona. qui ci sono partenze separate anche per chi decide dall'inizio di camminare per tutto il percorso. e il supporto per gli ultimi e pari a quello per i primi. in italia c'e' questa competitivita' che per la gente come me puo' rovinare la gioia di cio' che fa e di cio' che riesce a raggiungere: di corsa o di passo poco importa il tragurdo e' lo stesso per tutti e i km gli stessi per tutti.
se siete interessati, gian carlo ha fatto un post sul metodo galloway e nei commenti si discute anche di questo.
Io corro e gareggio tutte le distanze, 5-10-16-21....ma il dato di fatto e' che preferisco le maratone. Amo la sfida della preparazione e l'emozione della gara, gli imprevisti, i dolori e la gioia di tagliare quel traguardo. Mi sono sempre allenata per correre le mie maratone dall'inizio alla fine e non ci sono mai riuscita (finora). il giorno della maratona, quando arrivo al 32-36km le mie gambe mi abbandonano e alla fine devo camminare. lo so, direte non ti sei allenata bene, non avresti dovuto farla. forse. o forse e' una distanza che non sempre ti consente di dare il meglio di te. ma quando passi il traguardo non c'e' gioia piu' grande e NON IMPORTA come ci sei arrivato, la gioia e' la stessa. Io non sono una professionista, e non mi sono mai spacciata come tale. sono una tapasciona che ama la sfida dei 42km.
quando mi sono accorta che gli allenamenti per dublino non stavano andando bene ho dovuto fermarmi per decidere cosa fare. ma la realta' e' che NON voglio rinunciare alla gioia di fare una maratona nella mia citta' e il metodo galloway mi da' la possibilita' di arrivare alla fine tutto d'un pezzo. se tutto va bene, invece di camminare gli ultimi 10km (un'ora circa) alla fine camminero' "solo" 40'. e gia' quello sarebbe una vittoria. se non mi conoscete non sapete che non ho velleita' agonistiche, che corro per me e per arrivare alla fine delle mie sfide. so che gli atleti veri non approvano (vedi albanesi, per il quale appartengo al club delle moribonde), ma io sono del parere che ognuno corre per motivi diversi e ho massimo rispetto per tutti.
ho un'amica che 16 anni fa e' stata scaraventata contro il muro dal suo cavallo. i suoi polmoni hanno una capacita' ridotta per questo ma a lei piace partecipare alle maratone. ci mette 6 ore e piu' ma la gioia che vedo in lei al traguardo, e la serenita', non la vedo sempre negli atleti che finiscono in 2'30'' o giu' di li che magari sono incazzati per un secondo in piu'. Hanno certo il mio rispetto e la mia ammirazione (sapete quanto adoro andrea, marco simone ecc. ecc.), ma ho lo stesso rispetto e la stessa ammirazione per la mia amica.
devo dire una cosa e non voglio aprire una polemica. pero' e' vero che ne' in irlanda ne' in inghilterra ho dovuto mai giustificare il mio desiderio di "correre" una maratona. qui ci sono partenze separate anche per chi decide dall'inizio di camminare per tutto il percorso. e il supporto per gli ultimi e pari a quello per i primi. in italia c'e' questa competitivita' che per la gente come me puo' rovinare la gioia di cio' che fa e di cio' che riesce a raggiungere: di corsa o di passo poco importa il tragurdo e' lo stesso per tutti e i km gli stessi per tutti.
se siete interessati, gian carlo ha fatto un post sul metodo galloway e nei commenti si discute anche di questo.
Commenti
La corsa prima di tutto deve farci sentire bene, e non deve stressarci maggiormente di quello che ci stressiamo tutti i giorni in questa vita.... E' una vita che faccio sport di fatica (sci-bici-tennis-corsa-ecc ecc)e me lo domando sempre più volte perchè ho questo difetto...
Ma le sensazioni di arrivare alla fine e magari aver realizzato il TUO E SOLO TUO OBIETTIVO mi rinfranca e mi dico va avanti cosi' che sei sulla strada giusta...
Ciao Nick
Tu sei una ragazza che ha girato tanto(e meno male) e sicuramente avrai notato come da noi si prende lo sport amatoriale con fin troppo spirito agonistico.
Basta guardare i numeri: a Berlino o a NY se chiudi una maratona in 4h e 30 sei a centro classifca...
Invece se vai a Milano sei negli ultimi posti... è normale che poi "passa" la logica ma chi glielo fa fare ?
Aggiungiamoci che a Milano non ti fanno neanche un mezzo battimani d'incoraggiamento e si incazzano come jene perchè il traffico è bloccato, mentre a Berlino e a a NY son tuti festanti a trattarti da campione.
Si potrebbe parafrasare Cavour, ma forse è prendersi troppo sul serio !
per tutti gli snob che: se non la corri tutta non vale, se non fai meno di 4 ore sei una moribonda, se non la fai sotto le 3 ore sei un tapascione, c'è anche qualcuno che rinuncia perchè a 4' al km sarebbe scandaloso...ebbene per tutti questi ci vorrebbe un PRRRRR!!!
io domenica alla mia 149^ sono arrivato con i brividi dall'emozione. una mia amica è arrivata in oltre 4 ore piangendo...questi sono i veri maratoneti.
Ciao
nei bloggers trovo persone molto simili a me e questo mi fa piacere, mi fa trovare famiglia e mi fa pensare che qualche speranza c'è.. damose da fà..semo blogghere..
Dai che manca poco alle "nostre" maratone....
Luigi
Basta vedere non solo nelle maratone ma nelle semplici corse domenicali qual'è lo spirito con cui la maggior parte dei podisti corre...
Mi ci ritrovo al 100%!!!
La corsa e' un'attivita' individuale e quindi, secondo me, anche la gestione di tempi, allenamenti, prestazioni e' giusto che sia principalmente oggetto del giudizio del diretto interessato.
Se poi altri sono contenti di "denigrare" e/o criticare i traguardi raggiunti da altri, e' un "problema" loro.
Visto che nessuno qui e' un professionista, mi sembra che il traguardo piu' importante da perseguire sia la soddisfazione personale, che sia per una maratona in 2 ore e 20 o in 6.
corere, correre, correre ... e' questo l'importante.
quel metodo, non e' ke non lo condivido, non lo faccio "mio" il ke e' diverso , ma molto diveso. belle spiegazioni ho letto e....
tutte molto valide e rispettabilissime!!!!
quindi non ho nessun presupposto x fare polemike.
Sai, mi hai colpito quando ci siamo visti e a mia moglie hai detto "venire a insegnare in Italia? ...no grazie!" ho notato in quella frase anche un pò di tristezza, perchè si vede che un minimo sei attaccata a questo nostro stivale che ci sta diventando sempre piu stretto, ma nello stesso tempo non te ne vuoi andare da quel posto dove la gente non ha il cervello rotondo fatto solo di cuoio e fischietto.
Ricordati sempre che, anche se pochi, anche tutti noi ti apprezziamo!
Ciao "a Monicaa"!!! :)
Dovrebbero eliminare le premiazioni dei master...
Le motivazioni che spingono a fare una maratona sono le più disparate, le nostre direi che si assomigliano parecchio: corri con gli altri, in mezzo alla gente, ma alla fine è con te stesso che "fai i conti", assaporando la gioia del traguardo o l'incazzatura di un tempo non raggiunto se sei un competitivo...è a te stesso che eventualmente devi render conto.
Braverrima!!!
gian carlo - il tuo post e' chiaro e so che siamo sulla stessa lunghezza d'onda. ho preso solo spunto da alcuni commenti che ti hanno fatto, che ogni tanto mi infastidiscono, ma forse sono un po' troppo permalosa :)
marg - so come la pensi, me lo hai detto mille volte ed il tuo approccio alla maratona mi piace molto.
giampy - non lo posso negare, mannaggia :) tu sei stato il primo a parlarmi del metodo galloway e mi hai fatto parlare con ugo. insomma e' tutta colpa tua, non ne fai una giusta :)
uscuru - se non avessi rispetto per i moribondi non saresti venuto a "salvarmi" a colonna. ricordati che sei il mio eroe :)
michele - infatti. la mia polemica come ho detto non e' rivolta a nessuno in generale, e' solo l'atmosfera che respiro nei vari blog italiani qualche volta. quindi non era davvero una risposta al tuo commento.
master - certo che mi rattrista il fatto che io non sono libera di fare il mio lavoro nel mio paese e come me mille altri. mi rattrista vedere il mio paese rovinato dalla superficilita' e dalla mentalita' del cavaliere ricco e furbo. qui non e' tutto rose e fiori, ma in italia non tornerei. grazie per l'appoggio, per me e' importante!
Antonio: quando dici che non tutti sanno apprezzare l'arrivo di una maratona, io credo invece che non sono tutti ad esternare nella stessa maniera, sicuramente è una grossa emozione per tutti, solo che ognuno la vive a modo propria. Ed è giusto così, no?! CIAO!
condivido praticamente ogni riga del tuo post, ognuno ha sia il suo modo di vedere la corsa ed inoltre anche la stessa persona puó sia voler competere con se stesso per limare secondi, che godersi la maratona in se, per la pura gioia di esserci, faticare, arrivare in fondo.
A volte ho maratone in cui conto i secondi, anzi spesso, peró come prima cosa c'é la gioia di partecipare ... credo che quando venisse a mancarmi quella poi mi sarebbe impossibile andare a prepararmi per limare quel secondo o minuto che sia.
E me ne accorgo sempre, anche quando non ottengo il tempo che volevo, quando si tratta di fare l'ultimo km e tagliare il traguardo la gioia di esserci passa sopra ad ogni obiettivo non raggiunto
ps: in piú é anche la scusa per riprovare quell'obiettivo alla maratona dopo, dove ancora una volta si avrá il piacere di esserci e partecipare!!!
e poi non mi esprimo su chi da giudizi sui vari podisti. Farebbero probabilmente a fare piú una catalogiazione, utile per indicare i giusti allenamenti per i diversi approcci/mentalita'/potenzialitá! Peró certo sentirsi giudicati "moribondi" mi sa di inutile e soprattutto di non voler capire che c'é chi vive la corsa in modo diverso da altri
Se un maratoneta vuol partecipare ad una maratona a staffetta insieme agli amici per una volta che fa, cessa di esser maratoneta perchè quella volta la distanza non l'ha corsa tutta?
vorrei solo dire che ho il massimo rispetto per le opinioni altrui, pero' se alcune cose (e soprattutto alcuni toni) non mi dessero fastidio mi considererei un robot. mi infervoro si per le cose in cui credo e quando smettera' di essere cosi' saro' morta dentro.
io so di non essere una professionista, non credo di essermi mai spacciata per tale e non ho come scopo quello di raggiungere alti livelli. la corsa e' per me un semplice hobby, una valvola di sfogo, cosi' come lo e' il mio blog. capisco quello che dici, ma non e' la mia filosofia, non e' il motivo per cui corro. e su questo non dico piu' nulla. vedo che ormai e' iniziato una forma di "processo" sui blog, e non mi riferisco a te che per lo meno sei educato, ma a certa gente che ancora da me non e' arrivata.
per me il blog e' un posto dove parlare del mio hobby, scambiare idee, battute, consigli, conoscere gente con cui condivido qualcosa. idee e poi finisce li. la mia vita e' anche altro e, soprattutto, ho altro di cui preocupparmi, davvero.
i consigli qui sono sempre ben accetti. ricordatevi solo con chi avete a che fare: con una che anche si allenasse bene, certi tempi non potra' mai farli.
saluti da una moribonda tapasciona come te(anche se per me sei un mito), che corre per il puro piacere di correre e non si ammazza per nulla dietro un misero secondo lasciato per strada...
caterina (quella di torino).
Tifo per te e mi sembra che tu stia andando alla grande.
Questo Post dovrebbe trovare posto nella costituzione dei blogtrotters!!
claudio - grazie anche a te, e speriamo che ti passi sta tendinite!!
Allenatore psicologico dei blogtrotters :-)
Albanesi ha un ego gigantesco che ci vuoi fare?!
sto emtodo albanesi o le sue idee mi stanno trovando discorde da quando mi occupo in aprticolare epr le ultramaratone, se è vero Mokina che non ti piace l'italia da questo punto di vista e ti do ragionissima .... perche' poii anche se qui ( e mi scusate vero') tutti ti danno ragione alla conta dei fatti, quando sono in una maratona il tempo epr loro per tutti diventa importante ecc.ecc. e qui mi si ribella qualcuno..
per non avere di qeusti problemi dovresti provare, ad esempio un trail un'ultratrail e le gare a ore ovvero una 6 ore , 12 ore , 24 ore ecc.ecc. allora si che l'ambiente sarebbe un'altra cosa perche' li nessuno ti dirà mai corri ecc.ecc.
insomma fra due giorni la Maratona di Dublino, goditela fino in fondoooooooooooooo e in bocca al lupo a tutti gli altri.....
ciaoooooooooooooooooooo
chi ha le palle la corre chi non le ha critica e non si mette in discussione. BRAVA MONICA IO TI AMMIRO!
Keep on posting!
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