spaccagambe sì, ma anche uno dei più belli che io abbia mai fatto: 4 meravigliosi e distruttivi km (andata e ritorno) off-road, e 4km su strada con soli 600m di piano.
ieri sono rimasta folgorata dalla bellissima luce sullo stretto cantato nell'Odissea, lo stretto popolato da sirene. una luce tenue che però delineava le due regioni di scilla (calabria) e cariddi (sicilia). in maniera chiara e decisa. così oggi ho portato con me la macchina fotografica per farvi percorrere questi 4km di meraviglia. ma ogni giorno qui è una storia diversa, la luce cambia, non è mai uguale, e forse è proprio questo che contribuisce al fascino del luogo. oggi la luce era molto forte e questo ha tolto contorno alle coste e ha privato il percorso di un po' del fascino di ieri, ma solo un po'.
ma seguitemi
questo è l'ingresso alla pineta:
una pineta come tante, direte voi. invece no. bisogna essere preparati a resistere ai richiami delle sirene e a non distrarsi. già alla fine si intravede lo stretto di messina, con la sicilia che si riposa lì all'orizzonte
poi lo sguardo inizia ad aprirsi
SCILLA E CARIDDI si presentano con le loro sirene! il percorso è così bello che dovrei volare e infatti è più o meno così, ma solo all'andata, più ricca di piccoli tratti in discesa. mi faccio prendere dal panorama e mi lascio distrarre proprio come Ulisse. dovrei però fare più attenzione a dove metto i piedi. a volte è successo di rimanere così incantata che sono inciampata e ho rischiato di finire nel burrone, chissà forse proprio in mezzo alle sirene!! ci sono tratti che sono pericolosi se non si presta attenzione
poi ci sono tratti più tranquilli che mi consentono di rilassarmi un po'. In fondo a questa stradina...
....ci sono io, un po' stravolta, ma con ancora un po' di energia per il ritorno. scilla e cariddi sono alle mie spalle, le sirene non mi hanno 'preso'. ora mi distrae solo il mio respiro affannato, affannato. piccole salitine, affanno, come durante una ripetuta da 100 o 200m. a qualcosa servirà, o almeno così spero. anche se ogni tanto mi devo fermare per recuperare.
poi alla fine del sentiero, quando mi riapproprio della strada a me così cara, lontana dai pericoli della musica tentatrice, salva come Ulisse, mi accoglie una salita, ed è ancora fatica e devo dire che non sono fino ad ora riuscita ad affrontarla tutta dopo quei faticosi e meravigliosi 4km
l'ultima foto immortala gli unici 600m di piano. le gambe qui vanno, ma lo sguardo non si perde nella bellezza. solo un po' d'asfalto. ma sono felice lo stesso.
Con queste foto, oltre a presentare uno scorcio della mia nuova dimora, vorrei chiedere a voi, EMINENTI ESPERTI, un consiglio: come va affrontato un tracciato del genere? io so solo che faccio tanta fatica, che sono i miei km più lenti, che questi 8km li sento sulle gambe quanto 16km fatti in un percorso su strada e più pianeggiante. è normale? sbaglio qualcosa? è un percorso da evitare? da dosare?
Commenti
ps. eminente sarà lei....
ps. eminentissimo!
Ciao!
Posti e percorsi stupendi anche in pieno inverno
cicco - qui si corre ancora tra i 12 e i 18 gradi. pazzesco!!
Ma e' un pensiero del tutto personale!
marco - non è che abbia molta alternativa. qui di piano se ne vede poco, ahimè!
quanto ti invidio per queste meraviglie di percorsi, dannazione.
*elisewin di runningforum*