Avevo già accennato che dopo massimo avrei dato parola ad un’altra amica dell’aquila, una conoscente di blog che oggi scrive da un pc in prestito e vive in macchina. Si chiama anna, e il suo blog è miss kappa. blog dichiaratamente fazioso (cosa che non mi disturba affatto) e che oggi ci fornisce la cronaca di una distruzione e di una difficile ripresa.
ho scoperto il suo blog la settimana scorsa per caso e mentre leggevo a ritroso sono rimasta sconvolta da questo post:
“Sono tre mesi che a L'Aquila la terra trema. Quasi trecento scosse. Ieri alle 15,38 c'è stata quella fortissima. Panico in tutta la città. A seguire, altre quattro abbastanza intense. E stamani alle 8 un'altra ancora. Io ho dormito in auto. Sono terrorizzata.
A presto. Spero.”
Quello che mi ha scosso è la data: questo post risale al 31 marzo, una settimana prima della scossa che ha distrutto 293 vite. l’ho letto e riletto e non riuscivo a capire. che quella scossa mortale fosse in realtà una tra le tante era per me notizia nuova, nessun giornale ne aveva parlato. se fino a quel momento avevo pianto i morti e mi ero chiesta perché le norme anti-sismiche non vengono sempre rispettate in un paese come il nostro, ora, leggendo quelle parole, erano altre le domande che mi frullavano in testa.
com’è che qui in irlanda e in inghilterra, dove le case sono costruite prevalentemente in legno e dove quindi il rischio di incendi è altissimo, si fanno prove di evacuazione regolarmente? Io, ogni semestre, al suono fastidioso dell’allarme seguo le istruzioni e porto i miei studenti fuori dalla classe e fuori dall’edificio nel luogo deputato all’incontro. Io, da insegnante, ho la responsabilità di sapere dov’è il posto più sicuro, di accertarmi che tutti i ragazzi siano con me e poi, a “pericolo scampato” riportarli in classe. perché a Londra dove c’e’ un alto rischio di attentati terroristici, si effettuano false evacuazioni per capire cosa fare in caso di allarme?
com’è che in una regione che poggia su falde pericolose, che è quotidianamente colpita da scosse per 4 mesi consecutivi (non è forse un’anomalia??)….com’è che non c’era un piano di emergenza, provato e riprovato? perché la protezione civile e le autorità locali non avevano in loco personale pronto ad intervenire fino a che la situazione non fosse tornata alla normalità?
queste domande poi, con un certo sollievo, le ho sentite sollevare da annozero lunedì. Si, solo lunedì, perché vivendo all’estero guardo alcuni programmi online con qualche giorno di ritardo.
Lì per la prima volta qualcuno si e’ chiesto pubblicamente come fosse possibile che in un paese come il nostro, ad alto rischio sismico, dopo 4 mesi di scosse giornaliere, dopo settimane in cui la gente del luogo per paura passava le notti in macchina…come è possibile che non si sia fatto qualcosa?? come è possibile che non ci sia stato un piano di emergenza in funzione?? perché la protezione civile non era in allerta?? Qui non si sta criticando il dopo, ma il prima! le morti e i crolli forse non si potevano evitare, ma tutto poteva avere una portata minore, e tutto poteva essere fatto in modo tale da avere meno rimpianti possibili. visto la situazione dei giorni e mesi precedenti, DOVEVA esserci una risposta diversa.
Guardando annozero mi è successo quello che mi succede sempre quando guardo le trasmissioni “politiche” italiane: mi si chiude lo stomaco per il nervoso. forse sono disabituata alle risse, al parlarsi sopra, alle urla e agli insulti, che vi assicuro mancano sulla bbc…segno di freddezza e distacco? forse. segno di civiltà per quello che mi riguarda. ma ieri c’era qualcosa di più. sarei volentieri entrata nello studio a menare, si menare, guido crosetto che non capiva, faceva finta di non capire, e si mostrava quasi sgomento per le illazioni e le inutili polemiche di santoro. quello che lui capiva, o che gli faceva comodo capire, era che santoro stesse criticando i soccorsi, stesse gettando la colpa su bertolaso e sul povero e incompreso berlusconi. nessuno, signor crosetto, ha detto che nei campi di ogni città, ogni giorno dell’anno ci debbano essere tende a disposizione in caso di pericolo. Nessuno ha detto che la protezione civile debba essere all’erta ogni giorno dell’anno in ogni comune italiano. Ma mi aspetto che in una sitazione come quella abruzzese degli ultimi mesi un piano ci sia!
La polemica inutile, signor crosetto, non è quella ha fatto annozero, che è stata l’unica a porsi le domande che molti di noi si sono posti, noi dopo il terremoto, e gente come anna, nei giorni in cui le loro case hanno tremato INVANO! L’inutile polemica è quella che è scattata, ancora una volta, su santoro e il suo programma. L’inutile polemica è la sua, contro chi ha proposto che si rivedano le priorità della protezione civile e i soldi destinati ad opere inutili o per lo meno non urgenti come il ponte sullo stretto.
Lei accusa santoro e la sua trasmissione di essere faziosa. Ha scoperto l’acqua calda! Ma lei non è da meno, dato che ad ogni richiesta di spiegazione, fatta anche da persone che hanno perso tutto lei ha risposto indignato, sconvolto, che si attaccava lo stato e che questo non era il momento adatto. come si può essere così stupidi da non capire che ORA non è più un discorso politico ma etico e morale. ORA bisogna solo capire dove stanno le responsabilità a prescindere dalla bandiera, dove abbiamo sbagliato e cercare di far si che questo non si ripeta. anche io sono sono faziosa non lo nego, non è un segreto il mio disprezzo per berlusconi. Ma credo di essere anche una persona che ha capacità critiche per analizzare quello che mi succede attorno, come molti altri faziosi. Per quanto mi riguarda ora come ora se anche Marx o Che Guevara fossero primo ministro gli farei le stesse domande. Forse le risposte sarebbero diverse ma le mie, le nostre, domande sarebbero le stesse. In questo triste momento, a noi faziosi non ce ne frega un cazzo del colore dello stato. non siamo così stupidi da pensare che sia colpa di berlusconi. siamo consapevoli, noi faziosi, che il dopo terremoto nelle marche e in umbria è stato gestito MALISSIMO da governi di sinistra che non hanno pensato a prevenire. NOI FAZIOSI vogliamo dei cambiamenti ora…da voi, chiunque voi siate, per evitare un’altra aquila. volgiamo dei piani per affrontare situazioni di emergenza; vogliamo una ricostruzione vera ed effettiva nel rispetto del valore storico di quella città e nel rispetto nelle normative antisismiche. Vogliamo risposte alle nostre domande, e ora potete darcele solo voi. E, forse da faziosa, vi dico che vogliamo SERIETA’, e non barzellette o finta indignazione, nelle vostre risposte.
A presto. Spero.”
Quello che mi ha scosso è la data: questo post risale al 31 marzo, una settimana prima della scossa che ha distrutto 293 vite. l’ho letto e riletto e non riuscivo a capire. che quella scossa mortale fosse in realtà una tra le tante era per me notizia nuova, nessun giornale ne aveva parlato. se fino a quel momento avevo pianto i morti e mi ero chiesta perché le norme anti-sismiche non vengono sempre rispettate in un paese come il nostro, ora, leggendo quelle parole, erano altre le domande che mi frullavano in testa.
com’è che qui in irlanda e in inghilterra, dove le case sono costruite prevalentemente in legno e dove quindi il rischio di incendi è altissimo, si fanno prove di evacuazione regolarmente? Io, ogni semestre, al suono fastidioso dell’allarme seguo le istruzioni e porto i miei studenti fuori dalla classe e fuori dall’edificio nel luogo deputato all’incontro. Io, da insegnante, ho la responsabilità di sapere dov’è il posto più sicuro, di accertarmi che tutti i ragazzi siano con me e poi, a “pericolo scampato” riportarli in classe. perché a Londra dove c’e’ un alto rischio di attentati terroristici, si effettuano false evacuazioni per capire cosa fare in caso di allarme?
com’è che in una regione che poggia su falde pericolose, che è quotidianamente colpita da scosse per 4 mesi consecutivi (non è forse un’anomalia??)….com’è che non c’era un piano di emergenza, provato e riprovato? perché la protezione civile e le autorità locali non avevano in loco personale pronto ad intervenire fino a che la situazione non fosse tornata alla normalità?
queste domande poi, con un certo sollievo, le ho sentite sollevare da annozero lunedì. Si, solo lunedì, perché vivendo all’estero guardo alcuni programmi online con qualche giorno di ritardo.
Lì per la prima volta qualcuno si e’ chiesto pubblicamente come fosse possibile che in un paese come il nostro, ad alto rischio sismico, dopo 4 mesi di scosse giornaliere, dopo settimane in cui la gente del luogo per paura passava le notti in macchina…come è possibile che non si sia fatto qualcosa?? come è possibile che non ci sia stato un piano di emergenza in funzione?? perché la protezione civile non era in allerta?? Qui non si sta criticando il dopo, ma il prima! le morti e i crolli forse non si potevano evitare, ma tutto poteva avere una portata minore, e tutto poteva essere fatto in modo tale da avere meno rimpianti possibili. visto la situazione dei giorni e mesi precedenti, DOVEVA esserci una risposta diversa.
Guardando annozero mi è successo quello che mi succede sempre quando guardo le trasmissioni “politiche” italiane: mi si chiude lo stomaco per il nervoso. forse sono disabituata alle risse, al parlarsi sopra, alle urla e agli insulti, che vi assicuro mancano sulla bbc…segno di freddezza e distacco? forse. segno di civiltà per quello che mi riguarda. ma ieri c’era qualcosa di più. sarei volentieri entrata nello studio a menare, si menare, guido crosetto che non capiva, faceva finta di non capire, e si mostrava quasi sgomento per le illazioni e le inutili polemiche di santoro. quello che lui capiva, o che gli faceva comodo capire, era che santoro stesse criticando i soccorsi, stesse gettando la colpa su bertolaso e sul povero e incompreso berlusconi. nessuno, signor crosetto, ha detto che nei campi di ogni città, ogni giorno dell’anno ci debbano essere tende a disposizione in caso di pericolo. Nessuno ha detto che la protezione civile debba essere all’erta ogni giorno dell’anno in ogni comune italiano. Ma mi aspetto che in una sitazione come quella abruzzese degli ultimi mesi un piano ci sia!
La polemica inutile, signor crosetto, non è quella ha fatto annozero, che è stata l’unica a porsi le domande che molti di noi si sono posti, noi dopo il terremoto, e gente come anna, nei giorni in cui le loro case hanno tremato INVANO! L’inutile polemica è quella che è scattata, ancora una volta, su santoro e il suo programma. L’inutile polemica è la sua, contro chi ha proposto che si rivedano le priorità della protezione civile e i soldi destinati ad opere inutili o per lo meno non urgenti come il ponte sullo stretto.
Lei accusa santoro e la sua trasmissione di essere faziosa. Ha scoperto l’acqua calda! Ma lei non è da meno, dato che ad ogni richiesta di spiegazione, fatta anche da persone che hanno perso tutto lei ha risposto indignato, sconvolto, che si attaccava lo stato e che questo non era il momento adatto. come si può essere così stupidi da non capire che ORA non è più un discorso politico ma etico e morale. ORA bisogna solo capire dove stanno le responsabilità a prescindere dalla bandiera, dove abbiamo sbagliato e cercare di far si che questo non si ripeta. anche io sono sono faziosa non lo nego, non è un segreto il mio disprezzo per berlusconi. Ma credo di essere anche una persona che ha capacità critiche per analizzare quello che mi succede attorno, come molti altri faziosi. Per quanto mi riguarda ora come ora se anche Marx o Che Guevara fossero primo ministro gli farei le stesse domande. Forse le risposte sarebbero diverse ma le mie, le nostre, domande sarebbero le stesse. In questo triste momento, a noi faziosi non ce ne frega un cazzo del colore dello stato. non siamo così stupidi da pensare che sia colpa di berlusconi. siamo consapevoli, noi faziosi, che il dopo terremoto nelle marche e in umbria è stato gestito MALISSIMO da governi di sinistra che non hanno pensato a prevenire. NOI FAZIOSI vogliamo dei cambiamenti ora…da voi, chiunque voi siate, per evitare un’altra aquila. volgiamo dei piani per affrontare situazioni di emergenza; vogliamo una ricostruzione vera ed effettiva nel rispetto del valore storico di quella città e nel rispetto nelle normative antisismiche. Vogliamo risposte alle nostre domande, e ora potete darcele solo voi. E, forse da faziosa, vi dico che vogliamo SERIETA’, e non barzellette o finta indignazione, nelle vostre risposte.
Commenti
Qua in Italia i giornalisti non sono abituati a fare domande, a fare inchieste, ma a riportare i vari comunicati stampa DI TUTTI I PARTITI.
E se uno esce dal coro?
AL ROGO!
E non sono uno che guarda Santoro.
Sono uno che odia lo stato di inciviltà in cui siamo sprofondati, e continuiamo a sprofondare.
davide - sono d'accordo. ma se lo diciamo troppo ad alta voce ci linciano :)
dani - se avessi davvero la passione civica che dici tu ora sarei li a darmi da fare. da qui l'unica cosa che posso fare e leggere e usare il mio blog in qualche modo
massimo - BB!!
gio - i giornalisti in italia sono una razza in via d'estinzione aime'.
http://www.youtube.com/user/byoblu?gl=IT&hl=it