un altro grande se ne va!

sto proprio leggendo il sergente nella neve!

da repubblica.it di oggi

Il grande scrittore aveva 86 anni. Già svolti funerali nella sua Asiago

Scrisse meravigliose pagine pagine sulle montagne che conosceva bene

E' morto Mario Rigoni Stern. Cantò la tragica ritirata in Russia

"Il sergente nella neve" è la sua opera più nota: frutto della terribile
esperienza personale durante il dramma degli alpini mandati a morire in Siberia

ASIAGO (VICENZA) - Lo scrittore Mario Rigoni Stern è morto ad Asiago, all'età di 86 anni. Malato da tempo, è mancato ieri sera. I funerali si sono svolti oggi, in forma strettamente privata, nella piccola chiesa del centro dell'altopiano. C'erano la moglie Anna, i tre figli con i due nipoti ed il fratello Aldo dietro la bara, Nella cappella non più di 10 persone. Nessuna autorità e nemmeno amici del celebre autore autore del 'Sergente nella neve'.

Mario Rigoni Stern ha scritto pagine indimenticabili sulle sue montagne che amava e conosceva profondamente (Il bosco degli urogalli, Storia di Tonle, Le stagioni di Giacomo...) e ha raccontato in uno dei romanzi più letti del secolo scorso, la tragica ritirata degli italiani in Russia. "Il sergente nella neve", tradotto in diverse lingue e utilizzato in tutte le scuole italiane come testo di lettura, è una storia straordinaria frutto dell'esperienza personale dell'autore che partecipò alla campagna di Russia e riuscì a tornare vivo.

"Era uno scrittore grandissimo aveva la grandezza che hanno i solitari". E' il primo commento di Ferdinando Camon, collega e amico di Rigoni Stern: "Quando sono stato presidente del Pen Club italiano - ricorda - è stato il primo italiano che ho candidato al Nobel: era uno scrittore classico, dalla visione lucida e dalla scrittura semplice ma potente; aveva carisma anche come uomo. Aveva un carattere buono e mite - rileva - se ne fregava dei convegni e delle società letterarie".

Rigoni Stern era nato ad Asiago il primo novembre del 1921. L'infanzia trascorsa nelle malghe dell'Altipiano, tra la gente di montagna, a contatto con i pastori, lui, Mario, una famiglia numerosa e di tradizione commerciale. Alpino, per scelta quando si arruola volontario alla scuola militaree di Aosta e la guerra non è all'orizzonte, viene chiamato alle armi nel '39 e la sua vita cambia per sempre. Impegnato nel fronte albanese, poi in quello russo, sperimenta la tragedia della ritirata, dell'abbondanono e della morte nella gelida neve e poi della deportazione.

Ritorna, dopo due anni di lager, nel '45 all'Altipiano, e comincia a riversare nella scrittura la tragedia che ha vissuto in prima persona. 'Il sergente nella neve' lo pubblica grazie ad Elio Vittorini che lo segnala ad Einaudi. Negli anni '60 arrivera' poi 'I recuperanti' sceneggiatura per il film di Ermanno Olmi. Ma è lungo il silenzio tra 'sergente' e le altre opere. I racconti naturalistici de 'Il bosco degli urogalli' arrivano nel 1962. Tanti poi i suoi lavori e i suoi scritti apprezzati da critica e pubblico. Ancora, sui ricordi del fronte, nel 2000, insieme all'allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, cura il volume '1915-1918 La guerra sugli altipiani'.

"Il sergente nella neve", è stato nell'ottobre scorso un grande successo televisivo attraverso la piece "Il sergente" di Marco Paolini. Paolini interpretò la tragica avventura bellica di Rigoni Stern in diretta tv (La7, senza interruzioni pubblicitarie) dalla cava Arcari di Zovoncedo (Vicenza), sui Colli Berici, ipnotizzò la platea televisiva con 1 milione 200 mila spettatori e il 6 di share.

Paolini aveva già raccolto 1200 persone sull'Adamello per la stessa interpretazione, questa volta nello scenario delle Alpi, presenti molti alpini reduci della guerra che in commosso assoluto silenzio seguirono quella storia di uomini mandati allo sbaraglio con armi e vestiti inadeguati e cibo scarso, un lacerante inno contro la guerra ancora più forte perchè scritto da un ex soldato.

(17 giugno 2008)

Commenti

franchino ha detto…
Che dire... credo che tutti noi abbiamo letto almeno una volta un suo libro.
Massimo ha detto…
Non l'ho mai letto;prima o poi lo faro'.
Grazie per questa tua biografia
monica ha detto…
la biografia non e' mia, ma e' presa da repubblica :)
margantonio ha detto…
Coincidenza, nella mia vita ho letto oltre 400 libri ma mai uno di Rigoni Stern che peraltro conoscevo. E' inutile dire che la curiosità influenzerà le mie prossime scelte letterarie...Grazie Monica e buona vacanza. Ma dove in Italia?
giovanni56 ha detto…
Un grande uomo.
Ha detto che la più grande soddisfazione della sua vita è stata di portare in salvo tutto il gruppo di soldati che comandava durante la campagna in Russia.
Ha chiesto lui che la notizia della sua morte venisse data dopo il funerale, ha voluto vicino solo i cari più intimi.
francesco ha detto…
"Sergentmagiù ghe rivarem a baita?"...
L'ho letto sarà un paio d'anni fa, coinvolgente ti lascia senza parole.
E ci racconta cosa vuol davvero dire soffrire il freddo, la fame, la sete...
Un grande autore...anzi un grande uomo
giampytec ha detto…
Sicuramente ho letto un suo libro di cui non ricordo il titolo, storie di altri tempi che qualcuno vuole offuscare mistificando il passato. Ma noi siamo per fortuna, grandi abbastanza per aver avuto nonni e genitori che ci hanno testimoniato il loro tempo.
Mai dimenticare per mai cadere negli stessi errori