il gioco del baratto culturale (piu' o meno)

qualche tempo fa ho portato un amico irlandese prima in un ristorante italiano poi a vedere un film di tornatore. all'inizio l'idea era che ognuno avrebbe pagato per se, come sempre si fa ma preoccupata dalla possibilita' che avrebbe odiato il film italiano (di solito con una narrazione piu' lenta dei film di hollywood) gli ho pagato il biglietto del cinema; gli sarebbe stato piu' difficile lamentarsi. questo si e' trasformato in un gioco interessante. lui promette, per ricambiare la serata, un cena e un film irlandese. ma poi ha un'idea migliore: portarmi al concerto di un artista che a lui piace molto e che io non avevo mai sentito nominare.... ormai e' risaputo che se c'e' una cosa che non conosco divento super curiosa.

l'artista e' un cantante country-folk americano. un genere che non sempre mi prende, ma ragazzi, che forza. si chiama bonnie 'prince' billy ed e' un folle ma nel miglior senso possibile. mi hanno affascinato i suoni quasi minimalisti: violino, contrabbasso una sorta di bongo, e 2 chitarre. 3 voci: lui, una ragazza (che suonava il violino) e un ragazzo dalla voce stupenda. non sempre i musicisti davano il meglio ma l'atmosfera copriva le imperfezioni e poi lui, tra una canzone e l'altra, faceva morire dal ridere. testi bellissimi, alcune canzoni davano davvero i brividi. una cosa che mi faceva ridere era la posizione in cui cantava: tra lui e il microfono c'erano a terra tutti i bottoni e i fili della chitarra che lui doveva saltare praticamente per cantare. ho fatto un po' di foto, ma non so se rendono l'idea.




comunque, la sorpresa della serata e' stata il secondo dei 'supporting act': baby bee!! un misto tra cabaret e jazz, completmante fuori dagli schemi, provocatorio e spassoso. quando si e' messa all'arpa beh che dire???


vi lascio con un video di bonnie 'prince' billy.


Commenti

Ezio ha detto…
Grazie Monica, bella dritta niente male il ragazzo e poi penso che live con quella chitarra....sai che atmosfera. Ciao!
GIAN CARLO ha detto…
L'imprevedibile è il vero sale della vita.
Furio ha detto…
Eh si quello che non ti aspetti spesso colpisce con una forza sorprendente..
1995, entroterra Venezuelano, molto lontano dalle rotte turistiche, è sera e siamo in una "locanda", dopo la cena si sorseggia rum, accompagnandolo con una "buona" sigaretta.
Entra un gruppo di ragazzi e ragazze, con i loro strumenti, sono sorridenti , salutano e prendono posto a sedere, iniziano a suonare e cantare la loro musica della Guaiana; gli avventori partecipano e in un attimo assistiamo e partecipiamo anche noi ad uno spettacolo unico ed irripetibile.
E' stato uno dei momenti più belli della mia vita ;)
monica ha detto…
eh si! L'IMPREVEDIBILE!!!