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La mia maratona di venezia - prima gara in Italia - inizia il 24 ottobre quando lascio l'aereoporto di Dublino per atterrare in Laguna dove mamma e amici mi aspettano. Tra visite ad amici e al mio nipotino, il tempo scorre senza troppi nervosismi, finche' non arriva sabato, giorno destinato alla visita all'expo per il ritiro pettorale. Trascino i miei genitori con me e una volta li' mi faccio prendere dall'entusiasmo e mi getto nella mischia, tra i vari stands che prensentano tentazioni in varie forme. Mi lascio tentare e compro un paio di guanti e faccio il test ai miei bruttissimi piedi!
Sabato sera pizza a casa e a letto presto. Faccio fatica a prendere sonno, ma quando fnalmente ci riesco, dormo come un ghiro :-)
E cosi' la fatidica mattina e' arrivata. Il babbo mi accompagna a stra e per strada si vede gia' la marea colorata dei maratoneti. E' strano....quelle strade sono cosi' familiari. Per 9 anni, i miei 9 anni veneti, le ho percorse in tutti i sensi con vari mezzi di trasporto, ma MAI mi hanno dato queste sensazioni: gioia, nervosismo, paura, eccitazione...tutto allo stesso momento.
Lo so, non solo non sono una maratoneta professionista, e tra gli amatori sono quella che arriva sempre ...dopo! pero' la fatica negli allenamenti la sento lo stesso, cosi' come sento la gioa - incomprensibile a molti - del raggiungimento di piccoli traguardi: una corsa piu' veloce delle altre di qualche secondo. La preparazione ti occupa fisicamente e mentalmente per 4 mesi, e ha la stessa intensita' emotiva per tutti, sia per chi finisce in 2:04 e per chi finisce in 5ore. La paura e' che qualcosa vada storto e si debba abbandonare la gara, o che non si faccia il tempo desiderato.
Arrivo a villa pisani e compio i soliti rituali, anzi il solito rituale...fila ai bagni cercando di fare pipi' come ultima cosa. So che devo farla di nuovo nei primi 5km e che poi saro' a posto. Mi incammino, da sola come sempre, per raggiungere i palloncini di 4ore30 e li inizio a fare 4 chiacchiere con i miei compagni di avventura e poi si INIZIA!!! I primi 5 km cerco un posto per fare la mia sosta, ma non trovo niente che mi vada bene (anche se altri si fermano in vari angoli). Ma appena arriviamo all'ospedale di dolo mi decido: devo andare ora, poi passare dal centro del mio paesello e salutare i miei prima che si mettano sul treno per raggiungere il traguardo (loro si che sono furbi...non si fanno mica 37km di corsa loro!!!). Cosi' mi infilo in un pub...la ragazza dice di sbrigarmi senno' perdo tempo e io penso a quei palloncini azzurri che si allontanano sempre piu' e con loro la speranza di fare il mio tempo. Allora esco dal pub, metto la quinta e mi sparo 1km almeno a tutta birra, durante il quale saluto il babbo che mi fa una foto e vado a prendermi la spugnetta dalla mano di mamma che sorride :-) Finalmente raggiungo di nuovo i pallloncini, ma sono senza fiato....inizio a pensare di aver fatto una cagata!
Ho sempre pensato che in italia l'appoggio ai lenti come me fosse inesistente o cosi' mi era sembrato l'anno scorso quando a dolo, tra gli spettatori, mi ero ritovata l'unica a urlare e fare il tifo!! Ma quest'anno ragazzi....che meraviglia! una folla di gente a tutti gli angoli della strada e tra gli altri riesco a vedere lola e moreno....La riviera del brenta e' fantastica e nonostante stia ancora facendo un po' di fatica, continuo a correre con i palloncini e con un sorriso mega stampato sulla faccia. Sembro un'idiota!!
Arriviamo a marghera, raggiungiamo la mezza maratona, mi mangio un biscottino al ristoro :-) ma la fatica si fa davvero sentire. Non solo il paesaggio e' orrido, ma non c'e' nessuno in giro almeno fino all'arrivo in centro mestre. Continuo con fatica fino al parco di san giuliano. Sul ponticello orribile e dondolante perdo i palloncini e inizio a perdere la motivazione. Mi dico, corri almeno fino al 32Km e poi se proprio non ce la fai ti fermi, ma ora corri. Cosi' ho fatto, ma ragazzi miei....una fatica!!! Al km 32 inizio a camminare, mi metto le cuffiette e cerco di trovare un po' di energia, ma non nelle mie gambe, piuttosto nella mia mente. Ma dopo 2-3 minuti un signore (peccato non avergli chiesto il nome) mi tira la maglietta e dice che NON POSSO camminare e che devo correre con lui almeno fino al cavalcavia. Siamo infatti al cavalcavia che da san giuliano porta al maledetto ponte della liberta'. Mi dico che e' l'energia che stavo cercando e cosi' mi tolgo le cuffiette e riprendo a correre con lui, e a chiacchierare. Sul ponte della liberta' (e del dolore!!) sento i conati arrivare e allora mi fermo di nuovo, lascio andare il signore da solo. E' la prima volta che mi succede e non so come reagire, mi fa un po' paura. Faccio piccoli tentativi di ricominciare, ma niente. Guardo l'orologio e ormai non solo e' impossibile finire sotto i 4:30 ma mi sembra quasi che andro' a finire dopo le 5 ore....deprimente. Ma poi ho un lampo. Riguardo l'orologio, inizio a fare una serie di difficili calcoli (difficili x me in condizioni normali, figuriamoci in quelle!!) e intanto si avvicina venezia, sto per prendere l'ultimo cavalcavia prima di girare a destra verso il porto. Mi rendo conto che si', sotto i 4:30 e' impossibile, ma sotto i 4:37 (mio pb) forse no. E allora riprendo a correre e mi dico: NON FERMARTI, corri piano se proprio non ce la fai, ma CORRI! Intanto passiamo il porto e siamo a VENEZIA!!!! E da allora in poi non mi fermo piu' e inizio il conto alla rovescia dei ponti....14, 13 e intanto le gambe girano, 12, 11, 10, 9, 8, 7 ...ragazzi che vista meravigliosa....6,5,4 e mentre scendo dal ponte sento male al polpaccio, sembra che qualcosa si sia 'staccato' o almeno questa e' la sensazione....ma corro ancora, ormai non mi fermo, 3, 2, 1 e' la fine!! la gente urla e io sorrido....e quando scendo dall'ultimo ponte papa' mi sta facendo un servizio fotografico e la mia mamma urla contenta (pensava fossi morta!!) e cosi' arrivo alla fine nel tempo reale di 4:36:30! Non e' quello che volevo, ma chi ha fatto una maratona sa come ci si sente solo ad aver finito!! Prendo la medaglia, rifiuto il ristoro che tanto mamma si e' portata un ristorante nello zaino, e esco di corsa ad abbracciare i miei.... bella la foto eh???????!!!!!!!!!!!!!!
Ma...non e' finita qui! tornero' e questa volta i palloncini li ignorero' :-))))
La mia maratona di venezia - prima gara in Italia - inizia il 24 ottobre quando lascio l'aereoporto di Dublino per atterrare in Laguna dove mamma e amici mi aspettano. Tra visite ad amici e al mio nipotino, il tempo scorre senza troppi nervosismi, finche' non arriva sabato, giorno destinato alla visita all'expo per il ritiro pettorale. Trascino i miei genitori con me e una volta li' mi faccio prendere dall'entusiasmo e mi getto nella mischia, tra i vari stands che prensentano tentazioni in varie forme. Mi lascio tentare e compro un paio di guanti e faccio il test ai miei bruttissimi piedi!
Sabato sera pizza a casa e a letto presto. Faccio fatica a prendere sonno, ma quando fnalmente ci riesco, dormo come un ghiro :-)
E cosi' la fatidica mattina e' arrivata. Il babbo mi accompagna a stra e per strada si vede gia' la marea colorata dei maratoneti. E' strano....quelle strade sono cosi' familiari. Per 9 anni, i miei 9 anni veneti, le ho percorse in tutti i sensi con vari mezzi di trasporto, ma MAI mi hanno dato queste sensazioni: gioia, nervosismo, paura, eccitazione...tutto allo stesso momento.
Lo so, non solo non sono una maratoneta professionista, e tra gli amatori sono quella che arriva sempre ...dopo! pero' la fatica negli allenamenti la sento lo stesso, cosi' come sento la gioa - incomprensibile a molti - del raggiungimento di piccoli traguardi: una corsa piu' veloce delle altre di qualche secondo. La preparazione ti occupa fisicamente e mentalmente per 4 mesi, e ha la stessa intensita' emotiva per tutti, sia per chi finisce in 2:04 e per chi finisce in 5ore. La paura e' che qualcosa vada storto e si debba abbandonare la gara, o che non si faccia il tempo desiderato.
Arrivo a villa pisani e compio i soliti rituali, anzi il solito rituale...fila ai bagni cercando di fare pipi' come ultima cosa. So che devo farla di nuovo nei primi 5km e che poi saro' a posto. Mi incammino, da sola come sempre, per raggiungere i palloncini di 4ore30 e li inizio a fare 4 chiacchiere con i miei compagni di avventura e poi si INIZIA!!! I primi 5 km cerco un posto per fare la mia sosta, ma non trovo niente che mi vada bene (anche se altri si fermano in vari angoli). Ma appena arriviamo all'ospedale di dolo mi decido: devo andare ora, poi passare dal centro del mio paesello e salutare i miei prima che si mettano sul treno per raggiungere il traguardo (loro si che sono furbi...non si fanno mica 37km di corsa loro!!!). Cosi' mi infilo in un pub...la ragazza dice di sbrigarmi senno' perdo tempo e io penso a quei palloncini azzurri che si allontanano sempre piu' e con loro la speranza di fare il mio tempo. Allora esco dal pub, metto la quinta e mi sparo 1km almeno a tutta birra, durante il quale saluto il babbo che mi fa una foto e vado a prendermi la spugnetta dalla mano di mamma che sorride :-) Finalmente raggiungo di nuovo i pallloncini, ma sono senza fiato....inizio a pensare di aver fatto una cagata!
Ho sempre pensato che in italia l'appoggio ai lenti come me fosse inesistente o cosi' mi era sembrato l'anno scorso quando a dolo, tra gli spettatori, mi ero ritovata l'unica a urlare e fare il tifo!! Ma quest'anno ragazzi....che meraviglia! una folla di gente a tutti gli angoli della strada e tra gli altri riesco a vedere lola e moreno....La riviera del brenta e' fantastica e nonostante stia ancora facendo un po' di fatica, continuo a correre con i palloncini e con un sorriso mega stampato sulla faccia. Sembro un'idiota!!
Arriviamo a marghera, raggiungiamo la mezza maratona, mi mangio un biscottino al ristoro :-) ma la fatica si fa davvero sentire. Non solo il paesaggio e' orrido, ma non c'e' nessuno in giro almeno fino all'arrivo in centro mestre. Continuo con fatica fino al parco di san giuliano. Sul ponticello orribile e dondolante perdo i palloncini e inizio a perdere la motivazione. Mi dico, corri almeno fino al 32Km e poi se proprio non ce la fai ti fermi, ma ora corri. Cosi' ho fatto, ma ragazzi miei....una fatica!!! Al km 32 inizio a camminare, mi metto le cuffiette e cerco di trovare un po' di energia, ma non nelle mie gambe, piuttosto nella mia mente. Ma dopo 2-3 minuti un signore (peccato non avergli chiesto il nome) mi tira la maglietta e dice che NON POSSO camminare e che devo correre con lui almeno fino al cavalcavia. Siamo infatti al cavalcavia che da san giuliano porta al maledetto ponte della liberta'. Mi dico che e' l'energia che stavo cercando e cosi' mi tolgo le cuffiette e riprendo a correre con lui, e a chiacchierare. Sul ponte della liberta' (e del dolore!!) sento i conati arrivare e allora mi fermo di nuovo, lascio andare il signore da solo. E' la prima volta che mi succede e non so come reagire, mi fa un po' paura. Faccio piccoli tentativi di ricominciare, ma niente. Guardo l'orologio e ormai non solo e' impossibile finire sotto i 4:30 ma mi sembra quasi che andro' a finire dopo le 5 ore....deprimente. Ma poi ho un lampo. Riguardo l'orologio, inizio a fare una serie di difficili calcoli (difficili x me in condizioni normali, figuriamoci in quelle!!) e intanto si avvicina venezia, sto per prendere l'ultimo cavalcavia prima di girare a destra verso il porto. Mi rendo conto che si', sotto i 4:30 e' impossibile, ma sotto i 4:37 (mio pb) forse no. E allora riprendo a correre e mi dico: NON FERMARTI, corri piano se proprio non ce la fai, ma CORRI! Intanto passiamo il porto e siamo a VENEZIA!!!! E da allora in poi non mi fermo piu' e inizio il conto alla rovescia dei ponti....14, 13 e intanto le gambe girano, 12, 11, 10, 9, 8, 7 ...ragazzi che vista meravigliosa....6,5,4 e mentre scendo dal ponte sento male al polpaccio, sembra che qualcosa si sia 'staccato' o almeno questa e' la sensazione....ma corro ancora, ormai non mi fermo, 3, 2, 1 e' la fine!! la gente urla e io sorrido....e quando scendo dall'ultimo ponte papa' mi sta facendo un servizio fotografico e la mia mamma urla contenta (pensava fossi morta!!) e cosi' arrivo alla fine nel tempo reale di 4:36:30! Non e' quello che volevo, ma chi ha fatto una maratona sa come ci si sente solo ad aver finito!! Prendo la medaglia, rifiuto il ristoro che tanto mamma si e' portata un ristorante nello zaino, e esco di corsa ad abbracciare i miei.... bella la foto eh???????!!!!!!!!!!!!!!
Ma...non e' finita qui! tornero' e questa volta i palloncini li ignorero' :-))))
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My race started a couple of days before october 28th. On 24th my plane took off from dublin airport and 2 and a half hours later I'm in venice where mum was waiting for me. The days passed quite fast, visiting friends and my little and gorgeous nephew! Then, on saturday, was EXPO time. Cool place. I bought a nice pair of tech gloves and I did a foot scan (loved it!!). Then, pizza and a early night..it goes without saying!
The morning after my dad took me to the start line and after the ritual queue to the loo, I was off!!I started with a plan, which I thought was a smart one. Since my pb was of 4:37 but my prediction was of 4:23, I was going to start with the 4:30 pacers and maybe, after half point try to leave them behind. I guess I felt strong, good training and all that, but the pacers were faster than 4:30 I think. Anyway, after 5km we were entering my village and I had to go to the loo. So I got into a pub and then I tried to catch the pacers...wrong move....I saw my parents...kissed them and caught the pacers but I was exhausted. I managed though to stay with them until km 30.
Along the route I met a good friend of mine...high point. for 18km the course was scenic and noisy with lots of support; then the tough part started at half point...industrial, dull, no support (only at times). We got to km 30, up a narrow bridge and I lost the pacers and I started to struggle. At km 32, even though I promised myself I wouldn't, I started to walk until a 'signore' said "run with me, run, at least until the next bridge. So I did, but at one point I was feeling sick and I stopped again....I walked and run from km 32 to km 38 then we were in venice....STUNNING!! 2 miles to go and 14 bridges to go; next to each bridge a sign saying "14 bridges to go, 13 bridges to go..." But i run all the way to the end where my parents were waiting for me. 4.36:30 is a good time considering that it's a pb and that, when I started walking I thought I would finish past 5 hours. But not considering my prediction time. I thought that doing 3 20 milers will have helped me, but not...I'll train harder for the next one :-)