1981-1989. il mio babbo viene trasferito da reggio calabria a bagnara. 30km di distanza ma per noi quel pur breve tragitto voleva dire una vita nuova: mare stupendo, inutilità della macchina, molti amici, la piazza. quegli anni hanno coinciso con la mia adolescenza, con la mia passione per la pallavolo, con il mio primo amore e le sofferenze che questo comporta. sono stati gli anni del liceo: liceo scientifico 'E. Fermi', sezione B. la scelta era certo limitata, dato che il numero di sezioni erano ben … DUE! la mia classe composta da 13-4 persone è stata la mia famiglia per 5 anni: non era solo la scuola, facevamo insieme anche molto del resto: studiare, uscire, spettegolare, scherzi, dispetti….
avevo 4 preferiti nella B: lui e lei, entrambi del paesino accanto, la bellissima scilla. e poi le mie due amiche del paesello. con lui c'era una bella amicizia di quelle in cui per andare avanti si deve necessariamente litigare e insultarsi per poi abbracciarsi e farsi due risate. lei, la mia compagna di banco per tutti i 5 anni. dividevamo tutto: i libri su cui seguire la lezione, la merenda, la passione per claudio baglioni (ebbene sì aimè) su cui si sprecavano le frasi scritte sui muri. le interrogazioni e i compiti in classe li si preparava rigorosamente insieme, per la gioia dei nostri genitori che un giorno si e l'altro pure ci dovevano accompagnare nel paesello accanto a casa dell'amica del cuore….oh, dovevamo o no studiare? poi studiare si studiava, ma si faceva anche altro: una delle nostre passioni era preparare la crema pasticcera…ci si ingozzava tutto il pomeriggio, tra una poesia e un problema di fisica; oppure lei suonava il piano: mi piaceva ascoltarla era brava e appassionata. spesso ci organizzavamo su come passare i compiti ai compagni – tra cui lui. eravamo le più brave della classe ma lei era molto più intelligente di me, specie nell materie letterarie, con un acuto senso critico che mi lasciava sempre a bocca aperta; riusciva a fare dei collegamenti per me impensabili.
1989: maturità e via. io e i miei ci trasferiamo - aimè - in veneto; lui lo perdo completamente di vista. lei si iscrive a medicina a roma, si laurea in 6 anni giusti con 110 e lode. durante gli anni universitari ci si sentiva almeno un paio di volte al mese. poi nel 2001 finalmente sono a roma e facciamo la tanta agognata rimpatriata. lei lavora in ospedale ma sembra un po' giù e non riesce bene a spiegarmi, qualche problema di salute, non riesce a rimanere incinta o una cosa del genere; la memoria è labile. poi d'improvviso non risponde al telefono. mi riprometto di chiamare i suoi ma presa dalla mia vita rimando e non lo faccio.
novembre 2007: entro nel magico mondo di facebook ma dei miei amici italiani e di bagnara neanche l'ombra. ogni tot cerco lui e lei ma niente. arriva poi l'ondata italia. mezzo paesello si unisce a me e ad ogni invito di amicizia sorrido; mi vengono in mente mille ricordi e spesso belli. siamo tanti, ma nessun compagno di classe della sezione B. fino a ieri.
lui mi contatta. faccio i salti di gioia. lungo scambio di mail e il desiderio di spaccare lo schermo e andare di là ad abbracciarmelo; abbraccio innocente della me 17enne in ricordo dei tanti giorni condivisi. mi fa un immenso piacere vedere che sono la prima, e per molte ore, l'unica amica che contatta. un pizzico di vanità da cui nessuno è immune.
poi la gioia scompare. leggo: incidente, deceduta, il marito e il figlio salvi, 2006, non lo sapevi, dovevo dirtelo, l'ultima volta abbiamo parlato di te.
una persona che non faceva più parte della mia vita da 7 anni è ricomparsa di prepotenza proprio quando non c'è più, quando non posso più abbracciarla o mandarle un giochino scemo su facebook. non sapevo niente; nessuno di loro sapeva come contattarmi; non c'ero ai funerali, non ho consolato i suoi. non ho pianto queste lacrime che piango ora. per me è morta il 9 febbraio 2009. questo post è l'unica cosa che posso fare.
Commenti
...e' come un pezzetto della nostra vita che se ne va'...
gianluca - per me e' ancora piu' difficile se pensi a tutte le volte che ho cambiato posto, prima con i miei, poi da sola. e' un casino non perdersi gente. ora mi sono messa alla ricerca di alcune persone che non vedo piu' da tantp. vediamo se ci riesco.
E' triste e commovente.
Un abbraccio Moki.
Mantieni dentro di te i ricordi e le gioie che hai ben descritto nella prima parte del post, il resto lascialo scivolare via...
agli altri amici...grazie di cuore.